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TERREMOTO dell’AQUILA del 6 aprile 2009.
Con una recentissima sentenza, il Tribunale Civile dell’Aquila, nella persona del Giudice Monica Croci, ha ritenuto alcuni ragazzi responsabili della propria morte avvenuta nel crollo di un palazzo in via Campo di Fossa 6b.
In particolare la sentenza riconosce “un concorso di colpa delle vittime, costituendo una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile”
MA NESSUNA AUTORITA’ AVEVA ORDINATO O CONSIGLIATO DI USCIRE DI CASA neppure durante gli sciami sismici delle settimane e dei mesi precedenti.
Vi è di più.
Lo stesso Giudice con un’altra sentenza dell’aprile 2021 relativa ad altre vittime dello stesso palazzo ha escluso qualsiasi responsabilità di queste.
Dunque alcuni sono ‘colpevoli’ perché dormivano, altri no pur essendo nello stesso palazzo”.

Altra considerazione, l’eccezione di concorso di colpa è stata sollevata dall’Avvocatura di Stato, a difesa dei ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno.
Era opportuno che fosse sollevata detta eccezione contro le vittime in un evento così drammatico?

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